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PROSA
(V stagione) |
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SABATO 04 NOVEMBRE 2017 - ore 21,00
LUIGI MARDEGAN
MATO DE GUERA
o “Guera de mati”? |
| Un testo
sincero e commovente sulla storia di un
soldato veneto della Prima Guerra mondiale
che ha vinto la guerra e al ritorno dal
fronte perde tutto il resto: la famiglia,
gli amici, l’onore, i suoi averi e il suo
essere. Nel 1935 non sopporta la
serpeggiante retorica di guerra, la
costruzione degli ossari non tanto per
seppellire i morti, ma per preparare una
nuova guerra. E cosi impreca, è picchiato,
internato, rimesso in strada. E tutto
ricomincia. Ugo è sempre fuori e dentro dal
manicomio, le sue case sono la Piazza e la
Cella. Ma «questa volta», in manicomio
incontra un dottorino giovane, che lo
ascolta. E l’esperienza di Ugo, la sua
storia esce a fiotti, improvvisa e
scottante, fatta di ingiustizie subite, di
vite perdute, dell’eroismo vero che fu
forse, semplicemente, quello di sopravvivere
a uno dei più grandi cataclismi delia storia
dell’uomo: dieci milioni di morti.
Un'interpretazione emozionante e
coinvolgente sugli effetti della guerra sui
sopravvissuti, il dolore, la rabbia. |
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